Biccari

CASTELBUONO

REGIONE

SICILIA

PROVINCIA

PALERMO

ABITANTI

8.177

SINDACO

Mario Cicero

Comune di Castelbuono

A 400 metri sul livello del mare, considerata come un piccolo gioiello dove il passato sembra essersi
fermato, Castelbuono è immersa nella cornice del Parco delle Madonie, con i suoi boschi di querce e di frassino, da cui si ricava la manna utilizzata in Sicilia per molte preparazioni dolciarie.
Castelbuono è inserito in un territorio dalle origini molto antiche, quello della valle delle Madonie,
frequentato sin dal neolitico. Le prime notizie storiche risalgono al periodo medievale quando il borgo passò sotto la giurisdizione del monastero benedettino di Lipari. Nel 1316 il conte Francesco di Ventimiglia fece costruire il castello su un antico sito bizantino intorno al quale si sviluppò il centro
abitato. Da quel momento, la famiglia Ventimiglia decise di trasferirsi a Castelbuono ma, alla fine del
1500, la popolazione locale fu quasi del tutto sterminata da due terribili epidemie. La corte decise di diventare una sorta di residenza d’artisti di notevole pregio, tra cui Torquato tasso, che contribuirono all’accrescimento artistico e urbanistico.

Il Castello e S. Anna, patrona del paese, saranno i due perni di molte vicende di Castelbuono, “capitale” dei Ventimiglia. Nel XV secolo la corte marchionale, potente e colta, accoglie artisti di culture diverse e di notevole prestigio come F. Laurana che lavorerà al Mausoleo di famiglia. Fuori e dentro le mura nascono chiese e conventi con l’intervento di maestri lombardi e toscani che cureranno anche l’espansione urbanistica di un abitato che, da città feudale, tenderà nel XVI sec. ad assumere le caratteristiche di città capitale.

Una città nata a protezione di un territorio ricco di strutture produttive fondamentali per il disegno
politico economico dei Ventimiglia che tendono a realizzare una sorta di piccolo stato autonomo.
Nel 1595 Giovanni III ha il titolo di principe di Castelbuono. Nel 1632 “la terra” diviene “città” e
possiede i tratti di una città giardino realizzata secondo modelli, probabilmente, molto ispirati da F. Maurolico. Nella nuova trama urbana, per tutta la seconda metà del secolo, si incastrano chiese,
conventi e fontane, mentre la prima metà era iniziata con l’apertura del cantiere per costruire una “nuova” matrice che si aprirà al culto nel 1701.

I Comuni del Welcome

Monumenti e luoghi di interesse

Nel corso dei secoli, grazie al mecenatismo della famiglia Ventimiglia, la città si è arricchita di opere di artisti del calibro dei fratelli Serpotta, Giuseppe Salerno e Antonello Gagini. Potete ammirarle presso il Museo Civico, le cui sale sono ospitate all’interno del castello. Ma non è solo l’arte del passato a rendere questo paese dell’entroterra palermitano un polo di attrazione per gli amanti dell’arte. A Castelnuovo si trova anche il Pitia Museum, un museo di arte contemporanea dedicato ai giovani artisti emergenti. Passeggiando per il centro storico del borgo, tra palazzotti signorili, ristorantini tipici e grandi piazze, si possono incontrare numerose chiese, anche queste espressione artistica di stili e correnti differenti.

Nella piazza centrale del paese si trova la Chiesa Matrice Vecchia, dedicata a Maria Santissima Assunta.
L’edificio, risalente al XIV secolo, conserva alcuni tratti romano-gotici, cime il portale decorato con foglie rampicanti, o gotico-catalano, come il campanile che domina la piazza con la sua ombra. Gli interni sono piuttosto sobri, motivo per cui il risalta ancora di più il bellissimo polittico sull’altare maggiore. Visitabili sono anche gli ambienti ipogei e la cripta sotto la pavimentazione della chiesa.

Suggestiva è anche la visita alla Chiesa della Natività di Maria, oggi Matrice Nuova, che conserva numerosi tesori artistici provenienti dalla Matrice Vecchia. Di particolare interesse è il ciborio, che contiene numerose reliquie, e due organi a canne di squisita fattura.

Museo Naturalistico Minà Palumbo
Castelbuono, come abbiamo detto all’inizio di questo, sorge in una zona dell’entroterra siciliano particolarmente ricca dal punto di vista naturalistico. Il territorio della città infatti fa parte del Parco delle Madonie, un’area naturale protetta che ospita tantissime specie vegetali presenti solo in Sicilia. È possibile visitare il parco, con i suoi mulini e casolari, a piedi, a cavallo o in mountain bike, e ci si può dedicare a numerose attività come birdwatching e visita alle grotte naturali, e visitare. Per gli amanti della natura, le meraviglia di Castelnuovo non si fermano fuori le mura della città, ma possono ritrovarsi anche al suo interno, in particolare presso il convento di San Francesco che ospita il Museo di Naturalistico Minà Palumbo, con una ricchissima collezione di flora e fauna locale, nonché minerali e
gemme.

Enogastronomia, arti e mestieri

Castelbuono in musica
Uno dei periodi più belli per visitare Castelbuono è quello estivo: durante la prima o la seconda
settimana si organizza nel palazzo l’Ypsigrock Festival, la più grande manifestazione di musica indie e alternative rock d’Italia. È un’occasione unica per vedere radunati in questo piccolo borgo così tanti appassionati del mondo della musica, giovani e meno giovani, artisti emergenti, grandi autori o semplici turisti. Per gli amanti della musica classica invece segnaliamo la rassegna Castelbuono Classica, che ospita artisti esordienti e di fama internazionale e li vede esibirsi nella splendida cornice del borgo di Castelbuono.

Eventi Gastronomici:
l‘enogastronomia a Castelbuono è settore trainante dell’economia locale che si è anche avvantaggiata della meritata fama legata alla presenza della Pasticceria Fiasconaro nata nel 1953 a Castelbuono.
Il panettone in Sicilia oggi vive una stagione fulgida, riuscendo a raccontare e rappresentare i sapori dell’Isola.

Castelbuono è famosa oltre che per la produzione della manna, anche per essere terra di tartufi e
funghi. Il tartufo delle Madonie è una realtà locale e produce ottimi risultati di raccolta, infatti nelle
valli madonite trova un proprio terroir che andrebbe valorizzato e studiato anche se, i cinghiali rischiano di distruggerne l’habitat naturale. Il famoso tubero è tra l’altro il prodotto di punta di tutti i gourmand e i ristoratori locali negli anni lo hanno reso un’altra eccellenza che fa coppia con il fungo basilisco conosciuto per la sua unicità. Ed è facile trovare nei ristoranti del borgo medievale delle prelibatezze come: fettuccine al tartufo, tagliata di vitello al tartufo, coniglio al tartufo, bruschetta con uova di quaglia e tartufo nero siciliano.

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