Biccari

Baselice

REGIONE

CAMPANIA

PROVINCIA

BENEVENTO

ABITANTI

2.135

SINDACO

Lucio Ferella

Comune di Baselice

Situato sulla sinistra del Fortore tra questo ed il suo tributario il Cervaro, in terreno molto ondulato, con la sua massima altitudine al monte S.Marco, il territorio del Comune di Baselice si presenta per la maggior parte calcareo-argilloso ed un po’ franoso sul versant adricatico.

Sulla scorta di una solenne lapide rinvenuta, ma creduta falsa dal Mommsen, gli si fece derivare il nome da una basilica che si pensa nella zona edificata da Settimio Severo.

 

La sua prima forma onomastica apparsa in carte normanne è quella di Basilicae che si ripete fino agli Angioini, allorché incomincia a prodursi la forma di Castrum Basilicis, donde l’odierna Baselice.

Il nome potrebbe altresì, derivare dal bizantino Basilici, da cui derivò Basilicata perché viventi sotto le leggi bizantine così chiamate dall’imperatore Leone VI il Saggio detto il Sapiente o anche il Filosofo in omaggio al nome paterno Basilio il Macedone che le pubblicò.

A comprova di ciò, potrebbe stare il fatto che realmente allora questa contrada faceva parte della Capitanata che era sotto il dominio greco, e compresa nella soppressa diocesi di Civitate, di rito bizantino, come la diocesi di Morcone, a cui questi paesi furono aggregati in seguito.

Il nome, tuttavia, potrebbe essere derivato anche dal longobardo Basilicus titolo di chi recava gli ordini del sovrano (Borgia, I, 36).

Sempre sulla famosa lapide rinvenuta, si pensa che in contrada Porcara, sia esistita l’antica Murgantia città sannitica, detta da Livio.

Nella diocesi e nella contea di Civitate fu dunque Baselice in principio, quando esisteva il casale di Monte Saraceno, così detto dai barbari che lo edificarono.

Poi tutti e due, continuando ad essere nel giustizierato di Capitanata, passarono in feudo ai fratelli Mastrali. Quindi sotto gli Angioini una parte di Baselice, con il castello di Porcara, ora distrutto, passò alla Badia Sofiana di Benevento e l’altra a Santa Maria a Mazzocca di Foiano.

Il paese poi staccato da Porcara e da Monte Saraceno fece feudo a sé, ma nel 1727 una frana lo seppellì quasi per intero. Fino al 1811 è appartenuto alla provincia di Capitanata, poi passò al Molise. Nel 1861, infine, passò alla provincia di Benevento. 

Monumenti e luoghi di interesse

Castello-Palazzo Lembo
Palazzo dei baroni Petruccelli
Chiesa di San Leonardo Abate
Chiesa Madonna delle Grazie (vi si trova la tomba del terribile feudatario del luogo Ottavio Carafa)
Chiesa di Sant’Antonio e della Madonna dell’Assunta
Museo di Paleontologia Mare Nostrum

Castello-Palazzo Lembo: dal 17 novembre 2011 è una delle 1000 meraviglie italiane, avendo ricevuto dal Forum Nazionale dei Giovani il bollino di meraviglia italiana, in occasione dell’iniziativa del 150º anniversario dell’Unità d’Italia.

Enogastronomia, arti e mestieri

Prodotti tipici del posto sono cereali, vino, olio e frutta, molto famoso, fra i vini, è il Moscato. Ha una superficie agricola utilizzata in ettari  (ha) di 2285,63 (aggiornato al 2000) .

I Comuni del Welcome

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