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DIARIO DEL CAMPER

TAPPA di SAN MARTINO VALLE CAUDINA

San Martino Valle Caudina

Ieri #Ventotene ha raggiunto la sua prima tappa a pochi kilometri dalla Cittadella della Carità Evangelii Gaudium. Come nei migliori protocolli, il #Sindaco Pasquale Pisano e la sua giunta, Franco Capuano in testa, ci avevano invitato per approfondire i temi del Manifesto Piccoli Comuni del #welcome #PCW in aula consiliare, alla presenza della popolazione invitata, dei giornalisti locali e di un altro sindaco Welcome venuto a portare la sua testimonianza di successo, Roberto del Grosso, Sindaco di #Roccabascerana.
San Martino Valle Caudina, 4785 abitanti, provincia di Avellino, ai piedi del massiccio del Partenio, con una estensione in altezza e larghezza che varia dai 197 m sul livello del mare, sull’Appia degli antichi Romani, fino a 1525 m, sul monte Pizzone. Terra di grandi patrimoni culturali, i suoi festival erano noti in tutta la penisola e vi accorrevano migliaia di persone al giorno, e patrimoni naturali, i suoi castagneti ed i suoi boschi arrivano ad essere estensioni a perdita d’occhio.
Lucio Dalla vi suonò, in anteprima mondiale, uno dei suoi pezzi più importanti, Caruso, nel 1986.Agli occhi del mondo quella piccola assemblea di poco meno di 70 persone riunita ieri in Consiglio Comunale poteva erroneamente sembrare un evento da poco, un dibattito tra intimi su un tema pomposo “Radici, gli stili di vita sostenibili, tra ecologia e solidarietà”. Noi pensiamo che non sia così, che in quella sala c’era la gran parte del mondo a discutere dell’unico vero argomento che dovrebbe interessare la politica e l’economia globale : il futuro.
L’unico vero motore di solidarietà tra i popoli: le relazioni. In un’Europa che geograficamente è composta da aree rurali per circa il 60-70% , abitate da meno del 20% della sua popolazione, in un’Italia suddivisa in 8000 comuni in cui oltre 5200 hanno popolazioni inferiori ai 5000 abitanti , in un mondo di consumi abitato contemporaneamente da 1 miliardo di obesi ed 800 milioni di persone che muoiono di fame e dove il consumo del suolo e delle risorse naturali avviene “a credito”, cioè consumando oggi risorse che togliamo al domani dei popoli …
( l’overshoot day, il giorno in cui gli scienziati dell’ecologia mondiale segnano l’esaurimento delle nostre risorse naturali annue vi è stato agli inizi di agosto, da allora prendiamo a prestito dalle generazioni successive), in questo mondo qui, nel 2018, a San Martino Valle Caudina non c’era un gruppo sparuto di aficionados del magistero di Papa Francesco, c’era la più grande speranza per il futuro dei popoli.
Se San Martino cambia prospettiva di sviluppo , investendo in coesione sociale, in accoglienza, in agricoltura sostenibile e coesiva, in un welfare di #comunità che dai servizi costruisce le relazioni, in una lotta senza quartiere all’azzardo che brucia anche le contrade, allora San Martino rappresenta un futuro possibile, il migliore dei futuri possibili.
Il sindaco Pisano e la sua giunta ne sono convinti, vogliono fare squadra con la rete dei Piccoli Comuni del #Welcome, Franco Capuano, vicesindaco, chiede di imparare a costruire una comunità Welcome, il prof.Pisaniello responsabile del Centro Sociale degli anziani di San Martino ha spiegato il valore straordinario che un luogo di relazioni può avere. Don Nicola De Blasio con la sua parabola degli 11 cammelli ha spiegato ai presenti che è la generosità a moltiplicare le occasioni di sviluppo di una comunità di persone e non certo la chiusura mentale.
Roberto Del Grosso ricorda a tutti di come la sua comunità stia rifiorendo col Welcome.Bastano due ore di dialogo serrato per decidere. Pisano, che tra l’altro ha già presentato un progetto SPRAR con più comuni, per ospitare volontariamente 8 #migranti e bloccare il mercimonio dei #CAS, alla fine della riunione chiede di avere la documentazione , la settimana prossima convocherà un’apposita assemblea per decidere l’adesione di San Martino al Manifesto.
Una stretta di mano, uno scambio di mail. Pronti a partire. O forse no, ancora no. Giù in strada, il capitano Giangregorio ha allestito un apericamper con i ragazzi dello #Sprar di Roccabascerana, Miras in testa, un dipendente del Consorzio Sale della Terra impegnato nel settore delle conserve. Il gruppo fa sosta all’apericamper, si continua a parlare di futuro e di accoglienza , ma questa volta con una frittatina in mano, un assaggio del nostro olio, un brindisi con Confine, la nostra falanghina.
Il Welcome sulla strada, tra il Camper Ventotene e le bandiere del Municipio, sa già di storia, sa già di una nuova anteprima mondiale di un futuro che deve venire.

COMUNE DI FELTRE

REGIONE

CAMPANIA

PROVINCIA

AVELLINO

ABITANTI

4.899

SINDACO

Pasquale Pisano

Comune di San Martino Valle Caudina

San Martino Valle Caudina è un comune italiano di 4 785 abitanti della provincia di Avellino in Campania.
È situato ai piedi del monte Pizzone e del monte Teano, facenti parte dei monti del Partenio. Ha un’altezza sul livello del mare che varia da 197 m a 1525 m.
Il territorio di San Martino Valle Caudina è caratterizzato da fertili terreni a valle del paese e una rigogliosa vegetazione a nord con fitti castagneti e faggeti.
Gli stranieri residenti a San Martino Valle Caudina al 1° gennaio 2018 sono 127 e rappresentano il 2,6% della popolazione residente.

Monumenti e luoghi di interesse

Chiesa di San Giovanni Battista, dove sono custodite le reliquie dei Santi Palerio ed Equizio.

Chiesa di San Martino Vescovo

Convento e Chiesa di Santa Caterina, la cui prima notizia è del 1408. Inizialmente era monastero dei Monaci della Congregazione Benedettina di Montevergine; nel 1722 fu donato ai Francescani da Benedetto XIII. Nel 1729 vi alloggiò lo stesso Papa che da Benevento tornava a Roma.

Palazzo Ducale del XVII secolo, attualmente utilizzato per ricevimenti e convegni.

Palazzo Cenci Bolognetti (precedentemente del Balzo), dimora di Francesco Del Balzo e Girolamo Beltramo Del Balzo.

Casa Giulia, dimora di Matteo Renato Imbriani fa parte dei Giardini e parchi storici (L. 1089/1939).

Castello Pignatelli della Leonessa. Il castello medievale sovrasta il centro storico del paese. Il suo impianto è normanno, ma le sue origini potrebbero essere altomedievali. La costruzione è stata molto modificata ed arricchita durante il XVII e il XVIII secolo. Interessanti il salone affrescato con le gesta della famiglia della Leonessa, il mobilio d’epoca, i resti del sistema di difesa bassomedievale e l’orto-giardino.

Obelisco di Piazza Santa Maria

Fontana del Salvatore

Monumento ai Caduti, opera realizzata da Carmine Lengua 1989

Aree naturali
Mafariello, località meta di molti turisti nei mesi estivi, grazie alla fonte di acqua oligominerale e un’ampia area adibita per pic nic.

Enogastronomia, arti e mestieri

Tarallo di San Palerio: tarallo dolce che si tramanda da secoli nella frazione dove furono ritrovate le reliquie dei santi.

Gnocchi: è usanza che nel giorno del santo patrono si mangi questa pietanza e venga offerta dopo la processione.

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