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Dopo una mattinata di duro lavoro in agricoltura, i beneficiari dello Sprar di Pietrelcina si dedicano alle attività della didattica a distanza.
Le difficoltà legate alla comunicazione in italiano come seconda lingua, all’ accessibilità alle nuove applicazioni tecnologiche, o al bisogno di ricercare un proprio luogo in casa per trovare la giusta concentrazione, non fanno distogliere i ragazzi dal raggiungimento del proprio obiettivo: imparare e procedere nel percorso scolastico.
C’è chi segue le lezioni di alfabetizzazione o del primo periodo didattico (scuole medie) del CPIA di Pietrelcina e chi quelle del secondo anno dell’istituto professionale Palmieri di Benevento, perché apprendere l’italiano significa avere accesso alla vita relazionale e sociale del paese e prendere un diploma di indirizzo professionale vuol dire concedersi migliori possibilità di inserimento lavorativo.
Per questi motivi i beneficiari danno forma, giorno dopo giorno, al proprio progetto di vita: acquisendo nuove nozioni linguistiche e disciplinari, confrontandosi con tutti gli attori dell’ambiente classe, costruiscono, tassello dopo tassello, importanti competenze di vita, quelle competenze che permettono loro di realizzare il sogno di un’esistenza dignitosa e felice nella nostra comunità.

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