
REGIONE
PUGLIA

PROVINCIA
LECCE
ABITANTI
1.148

SINDACO
Luca Benegiamo
Monumenti e luoghi di interesse
Chiesa di Sant’Antonio Abate, u edificata nel 1781 sul sito di una preesistente costruzione edificata per volere di Giovanni Maria Mastrangelo, arciprete di rito greco del paese.
Cappella della Madonna Assunta, È erroneamente detta della Madonna dei Poveri per via del cimitero che si estendeva intorno fino al 1892 e che accoglieva le salme dei cittadini più poveri della comunità, oltre a quelle degli associati alla Confraternita dell’Assunta.
Cripta di San Giovanni Battista, la cripta di San Giovanni Battista, di origine bizantina, risale al X-XI secolo. L’ipogeo appartiene a un insediamento rupestre la cui data di fondazione è collocabile al 953 d.C. Inizialmente adibito a luogo di culto dei monaci basiliani di rito greco, divenne una cappella cristiana di rito latino dove si continuò a venerare San Giovanni Battista.
Palazzo Frisari-Bozzi Colonna, un importante esempio di architettura extraurbana del Salento.
Palazzo Pirtoli
Castello dei Lubelli, il primo disegno difensivo del casale di Giuggianello si deve a Roberto Venturi, feudatario dal 1549.
Siti Archeologici: Menhir Polisano, Menhir Croce caduta, Dolmen Stabile, Dolmen Ore, Massi della Vecchia, Furticiddhu della Vecchia, Letto della Vecchia, Piede d’Ercole
Il giardino botanico “La Cultura”
Tradizioni e folklore
Giuggianello è prettamente agricola: olio e ortaggi sono le principali produzioni.
Tradizione importante del luogo sono le Tavole di San Giuseppe si allestiscono in occasione della festa di San Giuseppe. Le famiglie devote approntano delle grandi tavole imbandite con grossi pani circolari a forma di ciambella, raffiguranti alcuni simboli che rappresentano i “santi” che fanno parte della tavola. Il numero dei “santi” è sempre dispari e va da un minimo di tre ad un massimo di tredici e vengono interpretati da persone care alla famiglia che allestisce.
La sera del 18 marzo, dopo la processione e la benedizione delle tavole, a tutti i visitatori, sono offerte le tradizionali “pucce” benedette.
A mezzogiorno del 19 marzo avviene la consumazione delle pietanze.
Il devoto che ha allestito la tavola bacia per primo i grossi pani, che dovranno essere poi baciati dal “San Giuseppe” prima di essere consegnati ai “santi”. Anche le altre pietanze sono servite prima a colui che interpreta San Giuseppe e poi agli altri “santi”. Per tradizione la Madonna deve essere interpretata da una ragazza nubile.
Queste tavole vengono realizzate a Giuggianello e nei paesi vicini di Giurdignano, Uggiano la Chiesa, Casamassella, Cocumola e Minervino di Lecce. L’usanza è praticata anche nei comuni tarantini di Lizzano e San Marzano di San Giuseppe.