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La sfida del Welcome – Gabriella Debora Giorgione

Prendersi cura del territorio non è impresa facile, lo sanno bene gli amministratori dei Comuni. Cosa si fa oggi? Cosa si può fare in futuro? Durante la Civil Week 2023, la rete dei Piccoli Comuni del Welcome è stata invitata a parlarne con Marco Boschini, coordinatore nazionale Comuni Virtuosi, Vito Di Mauro, sindaco di Aci Bonaccorsi (CT), Lucia Mantegazza, sindaca di Gessate (MI).

Per noi, presenti a Milano Rosanna Mazzia, sindaca di Roseto Capo Spulico e Presidente di Borghi Autentici d’Italia, ed Angelo Moretti, referente nazionale della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome e presidente Rete Economia civile “Sale della Terra”.

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La Rete del Welcome

Angelo Moretti ha ripercorso la storia del Manifesto per una Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, fondata nel 2016 e che oggi conta 56 piccoli comuni italiani aderenti.

«Viviamo – ha detto tra le altre cose Moretti – una “schizofrenia demografica”: abbiamo aree con la densità di popolazione più alta al mondo e, insieme, aree con gli indici di spopolamento più alti d’Italia. Fenomeni di sovrapopolamento e spopolamento a distanza di 120/150 km. Solo che i comuni con meno di 5000 abitanti sono il 70% dell’Italia: quindi il paradosso è che Milano rappresenta l’eccezione mentre Roseto Capo Spulico la normalità».

La sfida del Manifesto del Welcome è stata quella di raccontare un modo diverso di concepire e immaginare il welfare, dunque. Esistono misure di welfare importanti, ma spesso sconosciute alle amministrazioni locali dei nostri comuni perché c’è un vulnus di comunicazione e di promozione delle misure di welfare generativo.
Il grande lavoro della Rete del Welcome è stato appunto quello di far conoscere un nuovo metodo di fare politiche di accoglienza nei territori: se il sistema di welfare per le persone migranti funziona – quello del Sistema SAI di Anci, per intenderci – allora quel sistema di welfare deve poter essere una leva di sviluppo per tutti i cittadini del Comune che attiva il progetto SAI. Il Welcome non significa solo accogliere, ma è un “modo di essere” per tutti.

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La bellezza di Roseto Capo Spulico

Parla della sua “tornanza”, la sindaca di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, che ha desiderato fortemente tornare nel suo piccolo comune dopo anni passati in una grande città del Nord per il grande desiderio di risentirsi “chiamata per nome” nei negozi e nelle botteghe del borgo autentico che amministra da due mandati.

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«Dobbiamo sforzarci di tradurre in cose pratiche i princìpi che altrimenti restano solo pronunciamenti lontanissimi. A Roseto – dice la sindaca Mazzia – abbiamo investito su un modo nuovo di guardarci e di immaginarci al futuro, con l’aspirazione di creare nuove passioni, nuove espressioni, nuove occupazioni e non restare “mezzadri a casa propria”. Tutto questo anche per affrancarci dal rischio di una marginalità e la scelta di essere dentro dentro grandi reti, come quella del Welcome, Comuni Virtuosi e Borghi Autentici va proprio in questa direzione».

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Qui l’integrale del Talk condotto da Elisabetta Soglio (clicca)

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Qui il lancio della partecipazione della rete del Welcome alla Civil Week

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