Oltre il mare. Questa la sfida di Roseto Capo Spulico che ha puntato su una progettazione partecipata di comunità per raggiungere l’obiettivo della “esclusione zero”. Dialogo con Rosanna Mazzia, la sindaca che ci spiega come traghetterà la sua comunità da un modello di economia del mare basata turismo estivo a una economia civile che include tutti per tutto l’anno.
Ambasciatrice di Economia civile 2020, presidente di Borghi Autentici d’Italia-Bai, un’associazione di circa 300 comuni piccoli e medi in Italia che si distinguono per la “autenticità” di cultura, storia e tradizioni, Rosanna Mazzia arriva all’intervista come sempre puntuale, look impeccabile e con un gran sorriso su un volto disteso e sorridente che non sembra avere dormito quattro ore a notte nell’ultima settimana.
Si è appena conclusa la tre giorni di progettazione partecipata che ha coinvolto tutta la sua comunità in attività di disegno e scrittura di un masterplan condiviso sul futuro desiderabile per Roseto Capo Spulico. Lo aveva in testa già da un po’, questo evento, ma poi la pandemia glielo aveva rinviato, solo che la sindaca Mazzia non facilmente accetta impedimenti. Tema di fondo è “superare il mare”, come dice lei, perché un piccolo comune, anche se scolpito su un pezzo di costa dalle mille nuances di azzurro, deve avere risorse oltre i tre mesi estivi all’anno.
Sono stati giorni impegnativi, sindaca…
Molto, ma la comunità rosetana ha colto l’importanza di questo percorso: è stato molto emozionante vedere dialogare persone di età diverse, di sesso diverso, di estrazione culturale diversa, in un reciproco rapporto di arricchimento e di ascolto. Ora dobbiamo uscire dalla (…)
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Piccoli comuni, grandi Sindaci è la rubrica che mira alla emersione del “fattore X” dei “grandi sindaci” dei “piccoli comuni”: uomini e donne che si confrontano quotidianamente con mille difficoltà e poche risorse anche umane e che nonostante le difficoltà hanno scelto di costruire una prospettiva per i concittadini di oggi e di domani, investendo energie nella «grande impresa» del governo dei piccoli comuni, spendendosi senza risparmio per garantire servizi e futuro a chi sceglierà di rimanere o di tornare o di trasferirsi in quei luoghi.