Seleziona una pagina

Franco Cassano è stato il padre intellettuale di un meridionalismo nuovo, lontano dalla retorica pop del sud abbandonato e arcaico, dalle élite che discutono nei palazzi del potere sulla modernizzazione calata dall’alto.

Il suo pensiero meridiano fonda le sue radici nel rapporto che intercorre tra le persone per mezzo di un approfondimento lento e sano dell’altro, partendo dal presupposto che tutti abbiamo qualcosa da apprendere da qualsiasi parte del mondo giunga una esperienza umana, singola o collettiva che sia.

Il suo pensiero mette gli sguardi e i fallimenti negli ingredienti che ogni uomo, ogni comunità deve riporre in bisaccia per ripartire lentamente. Ci rinfranca spronandoci ad avere la forza e il coraggio di ripensarci senza aspettare la manna dal cielo o le ricette di maestri pasticceri a distanza che non conoscono gli ingredienti a disposizione nella credenza di casa.

Mi piace pensare che noi, Piccoli Comuni del Welcome, abbiamo inconsciamente provato a sperimentare il suo pensiero con il compito che spetta a chi vive attivamente la gestione della cosa pubblica: la fatica dell’ascolto e del confronto, l’eliminazione di un muro che divide i destini di Roseto Capo Spulico con Biccari o con Ventotene, sapere che vivere una dimensione comunitaria è una esperienza che produce una carica ed una forza emotiva che in pochi possono comprendere perché porta fatica, essere consci che bisogna stare con i piedi saldi per terra e guardandosi intorno, chiedendo un aiuto vero, mano nella mano, per poter camminare. Che i nostri destini sono comuni.

Mi piace pensare che noi inconsciamente siamo un piccolo seme germogliato in un terreno che vede come padri intellettuali nobili, da Vito Teti a Franco Cassano, ognuno per le sue peculiarità, i coltivatori di un meridionalismo responsabile, non neoborbonico, non autoreferenziale, non da belle poesie che tutto fanno tranne che alleviare le sofferenze degli uomini.

Grazie di tutto Professore perché con altri tuoi compagni di viaggio, di una stagione che non è terminata, ci hai fatto riscoprire “orgogliosi di essere nuovi e antichi” per dirla con le parole di David Maria Turoldo, un augurio che un uomo profetico come te, lasciava a questo lembo estremo di terra in cui vivo, a Sud.

Giacomo Cazzato, Sindaco di Tiggiano (Le)

Share This