Politica Welcome e Razzismo. Il commento.
Dopo gli insulti razzisti rivolti alla campionessa di pallavolo Paola Egonu e alla velocista Zaynab Dosso.
Alla Egonu hanno chiesto: «perché, sei italiana?», tra mille messaggi e commenti sui social, parole becere, razziste, che hanno aggiungono ulteriore carico emotivo alla sconfitta subìta dalla nazionale di pallavolo su una donna che il prossimo 18 dicembre compirà solo 24 anni.
La Zaynab, invece, ha denunciato nel proprio profilo Instagram, oltre alla gravità di quanto accaduto, anche l’indifferenza che l’ha avvolta, che del razzismo è spesso compagna privilegiata. Zaynab Dosso, 23 anni, bronzo nella 4×100 agli ultimi Europei e record italiano nei 60 metri, è nata in Costa d’Avorio e risiede a Roma.
“Putta*a straniera, tornatene nel tuo Paese”, le avrebbero sibilato mentre era in un bar con alcuni amici, e nel frattempo chi era intorno a lei sarebbe rimasto in silenzio oppure si sarebbe messo a ridere.
La politica Welcome
Il Sindaco di Baselice, Lucio Ferella, commenta: «In questi giorni assistiamo ad un’escalation pericolosa. Una società anacronistica e campanilista che teme la diversità invece di valorizzarla e in cui il pensiero razzista viene addirittura ostentato».
«Il ruolo della politica e della società civile è fondamentale – continua il Sindaco Ferella – C’è una politica dell’inclusione, come ad esempio quella dei piccoli comuni, di quelli appartenenti alla Rete dei Piccoli Comuni del Welcome (leggi qui il nostro Manifesto), che quotidianamente accorciano il divario culturale e sociale con le loro azioni concrete. Ma c’è anche la perenne e persistente dialettica utilizzata da una certa politica e coadiuvata dal discorso mediatico che identifica un capro espiatorio su cui scaricare le proprie pene e i propri peccati: la minoranza della popolazione migrante o il colore della pelle».
«Ma fanno ancora peggio alcune affermazioni lette sui giornali dal tono “non permettere che qualcuno venga a comandare a casa nostra” che benché riferite ad altre situazioni di tutt’altra natura, hanno la stessa matrice populista-razzista», conclude Lucio Ferella.