
REGIONE
CAMPANIA

PROVINCIA
BENEVENTO
ABITANTI
3.307

SINDACO
Angelino Iannella
Monumenti e luoghi di interesse
La chiese della SS. Annunziata (XIV secolo) che è impreziosita da quadri del 1700 e del 1800. Pregevole la pala che sovrasta l’altare maggiore. In questa chiesa vengono conservati i resti mortali di San, martire spagnolo, le cui ossa sarebbero state portate a Torrecuso dal marchese Carlo Andrea Caracciolo È stata oggetto di vari restauri anche perché colpita per ben due volte da fulmini in corso di temporali. Accanto alla chiesa sorge un edificio che fungeva da ospizio per il ricovero dei malati e dei bisognosi.
Chiesa di Sant’Erasmo: chiesa parrocchiale risalente al XIII secolo, presenta all’interno tre navate ed ospita tre tele di un certo valore artistico raffiguranti il martirio di Sant’Erasmo, San Barbato e San Filippo Neri.
Chiesa di San Liberatore: sorge in località San Giovanni del Monte, è della stessa epoca della chiesa della SS. Annunziata. Essa sorse infatti come grangia, cioè come fattoria, della Annunziata. Si presenta costruita su due livelli di epoca diversa: la grangia vera e propria risalente al XV secolo e su questa la chiesa risalente al XVII secolo.
Palazzo Di Palma che accoglie gli allestimenti del Museo del Vino e del Museo della Memoria.
Particolare la concezione architettonica del Ponte Foenicum, che ha attraversato il tempo fra distruzioni e pronte ricostruzioni, abbattimenti e resurrezioni: facile notare le tracce di ogni epoca, in prevalenza quella romana, quella medievale e infine quella moderna.
Torrecuso conserva tutta una serie di stradine, o rampe, quasi parallele che sboccano in Larghi ed in angoli pittoreschi per gli archi che spesso li delimitano e per le caratteristiche casette in pietra che vi si affacciano ornate di scale a giorno. Chi si incammina per le strette viuzze che si svolgono in senso ovoidale e attraversate a loro volta da altre a raggiera, facendo perno intorno alle piazzette antistanti le due chiese dominate dalla imponente costruzione del Castello marchesale, si accorge subito di trovarsi in un centro che si è sviluppato unicamente in funzione della difesa tanto che sono inoltre visibili i resti dell’antica cinta muraria, munita di tre porte d’accesso.
Enogastronomia, arti e mestieri
Torrecuso è da sempre culla dell’enogastronomia Sannita non a caso nel 2008 nasce, dall’esperienza di Città della Scienza Spa – Fondazione Idis e del Gambero Rosso, il progetto ‘Scuola del Gusto” di Torrecuso, realizzato con il co-finanziamento dell’Unione Europea P.O.R. Campania Misura 4.7. Capofila del progetto è l’Ept di Benevento che ha scelto come sede Torrecuso, storica cittadina del beneventano e “terra elettiva” dell’Aglianico del Taburno Doc.
La ‘Scuola del Gusto” è un vero e proprio ‘laboratorio dei sapori” per la piena valorizzazione dei prodotti del territorio, la tutela della diversità e la promozione del ‘mangiar bene”. La ‘Scuola del Gusto” è anche un centro didattico e un luogo di valorizzazione e ricerca della cultura enogastronomica attraverso incontri, dimostrazioni, laboratori del gusto, mostre.
Tra i mestieri più antichi ma ancora oggi praticati particolare menzione meritano il Frantoiano, l’impagliatore di sedie, il Canestaro, che realizzava in particolar modo cestini per il pane e la raccolta delle uve e “radicelle” per essiccare frutta e verdura da consumare poi fuori stagione, il calzolaio, il sarto, il fabbro, ed altri antichi mestieri ancora oggi praticati nel nostro paese.